lunedì 9 novembre 2009

Il regolamento del ministero che ha inghiottito l'ufficio frane

Proprio mentre a Messina una colata di fango seppelliva Gianpilieri e Scaletta Zanclea, entrava in vigore il nuovo regolamento del ministero dell'Ambiente che elimina la Direzione generale della difesa del suolo, diventata parte, da ottobre, di una direzione più ampia, che avrà anche altri compiti delicati, come la gestione dei fiuni, dei rifiuti e delle scorie nucleari, ma anche la protezione del mare e la bonifica dei siti inquinati.
"L'ufficio finisce in un calederone e perde la connotazione originaria" ha denunciato Renzo Moschini di Federparchi all'agenzia ambientalista Greenreport. "D'altronde, con i pochi fondi a disposizione, la direzione era già franata da tempo".
E' lo stesso ministro Stefania Prestigiacomo, dopo la tragedia siciliana, a lamentarsi di come i tagli al suo dicastero avessero portato alla difesa del suolo solo 50 milioni per il 2009, che sarebbero diventati zero nel 2010. Ma al ministero rispondono che il riordino della direzione non peggiorerà le cose. "E' una decisione presa da mesi, per permettere agli uffici di lavorare meglio".


(r.bian.)
FONTE: "Il Venerdì di Repubblica" del 30/10/09